Sarah, di origini anglo-egiziane, voleva soddisfare le sue voglie durante la gravidanza.
La loro idea era quella di creare una tavoletta che combinasse alcuni degli ingredienti più rappresentativi del Medio Oriente: pistacchio, tahina (pasta di sesamo) e knafeh, un dolce croccante molto tradizionale della regione.
Nacque così la tavoletta chiamata “Can’t Get Knafeh of It”, che conquistò rapidamente l’affetto del pubblico locale e poi dei turisti di tutto il mondo.
Nonostante il successo, questo cioccolato è ancora disponibile esclusivamente negli Emirati Arabi Uniti, il che ha generato ancora più interesse e desiderio di ottenerlo.
Espansione e imitazioni
La crescente domanda internazionale ha portato numerosi marchi a lanciare le proprie versioni ispirate all’originale di Dubai.
Multinazionali come Lindt e Ülker, così come cioccolatieri indipendenti, si sono affrettati ad aggiungere prodotti con ripieni al pistacchio e consistenze che imitavano l’effetto del knafeh.
In Argentina, la tendenza non è passata inosservata. Diverse rinomate cioccolaterie e gelaterie hanno seguito la tendenza del “cioccolato di Dubai”.
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