Anziani, vi prego di smettere di fare questi 5 esercizi che stanno lentamente danneggiando il vostro cuore

al limite, il vostro cuore è costretto a pompare più forte e più velocemente di quanto potrebbe in sicurezza.

La cosa più preoccupante è che il danno non è sempre immediato. Il cuore si affatica silenziosamente, la pressione sanguigna aumenta gradualmente e i ritmi elettrici diventano instabili. Potresti sentirti un po’ stordito o più stanco, cosa che potresti attribuire all’invecchiamento, ma in fondo, il tuo cuore sta sventolando un campanello d’allarme.
2. Addominali e allenamento con pesi: quando l’allenamento di forza si ritorce contro il cuore
Molti anziani non sanno che lo sforzo degli esercizi addominali o del sollevamento pesi causa un aumento della pressione intra-addominale e toracica. Questa pressione non rimane nell’addome o nel torace. Spinge verso l’interno e verso l’alto, causando un aumento della pressione sanguigna e un’improvvisa richiesta di compensazione da parte del cuore.

Per un cuore che invecchia, soprattutto se già compromesso da arterie rigide o da un accumulo silenzioso di placche, questo può essere un punto di rottura. Ho curato pazienti che sono svenuti a metà esercizio, hanno avvertito dolore al petto durante una serie o hanno sofferto di aritmie poco dopo quello che pensavano fosse un allenamento normale.

3. Allenarsi a temperature estreme: quando il meteo diventa il nemico silenzioso del cuore
A partire dai 60 anni, il corpo perde gran parte della sua capacità di regolare la temperatura interna. Al freddo, i vasi sanguigni si restringono per trattenere il calore, causando un aumento della pressione sanguigna. Con il caldo estremo, accade il contrario: i vasi sanguigni si dilatano, il cuore accelera per raffreddarsi e la disidratazione si manifesta più rapidamente.

In entrambi i casi, il cuore è costretto a lavorare di più, non per lo sforzo, ma per sopravvivere. Ho visto pazienti collassare durante le passeggiate al caldo o soffrire di mancanza di respiro dopo pochi minuti all’aria fredda.

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