Ti è mai capitato di passare accanto a una pianta alta con foglie morbide e fiori gialli e di chiederti cosa potesse essere? Si tratta molto probabilmente del comune verbasco (Verbascum thapsus), spesso trascurato nonostante sia utilizzato nella medicina tradizionale da secoli. Per alcuni è solo un’erba infestante che cresce lungo le strade, per altri invece è una pianta dalle numerose proprietà che vale la pena conoscere.
Conosciuto da secoli
Il verbasco ha una lunga storia di utilizzo in diverse culture. Nell’antica Roma e in Grecia veniva utilizzato per problemi respiratori e nel Medioevo si credeva che allontanasse gli spiriti maligni, motivo per cui veniva utilizzato nei rituali. Gli indiani nordamericani lo utilizzavano, tra le altre cose, per curare la tosse, il raffreddore e le malattie della pelle. Il suo nome, “cono della strega”, testimonia le sue antiche credenze e il suo aspetto insolito.
Come riconoscere il verbasco?
La pianta di verbasco si distingue per le sue grandi foglie vellutate alla base e per il suo alto stelo sormontato da fiori gialli. Può raggiungere un’altezza massima di 1,8 metri. Le foglie sono morbide e “lanose”, il che protegge la pianta dalla perdita di umidità. I fiori sbocciano nel secondo anno: è una pianta biennale, quindi nella prima stagione forma solo una rosetta di foglie.
Dove cresce?
Il verbasco tollera bene diverse condizioni: lo si può trovare ai bordi delle strade, nei terreni incolti e sugli argini. Ama i terreni sabbiosi, i luoghi asciutti e soleggiati. È importante sottolineare che è resistente alla siccità e può crescere dove altre piante falliscono.
10 benefici per la salute del verbasco (basati sulla ricerca e sull’uso tradizionale):
Supporta le vie respiratorie
Ha un effetto espettorante e lenitivo, per questo viene utilizzato contro la tosse, il raffreddore e la bronchite.
Ha effetti antinfiammatori
Può aiutare a ridurre l’infiammazione, soprattutto a livello delle vie respiratorie e della pelle.
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